Dopo un biennio di cattiva congiuntura, dovuta soprattutto alla crisi economica e finanziaria iniziata nel 1998 nell'Asia sud-orientale, in Russia e nel'America Latina, nel 2000 la produzione mondiale di tubi di acciaio ha registrato una notevole espansione. Nel complesso essa e stata di 60,04 milioni di tonnellate, con un incremento del 4,6 percent rispetto ai 57,38 milioni di tonnellate registrati nell'anno precedente. Secondo i dati resi noti dall'associazione tedesca Wirtschaftsvereinigung Stahlrohre di Dusseldorf, i due settori che piu hanno approfittato della buona congiuntura prevalente lo scorso anno sono stati i tubi senza saldatura, la cui produzione e salita del 20,0 percent, da 14,03 a 16,85 milioni di tonnellate, e i tubi saldati fino a 16 pollici di diametro (406,4 millimetri), che sono passati da 36,20 a 37,37 milioni di tonnellate (+ 3,2 percent). I tubi saldati con diametro superiore ai 16 pollici sono andati in controtendenza, registrando una riduzione del 18,9 percent nella produzione, scesa da 7,15 a 5,80 milioni di tonnellate. Un elemento fondamentale per il futuro del settore e l'andamento del mercato americano, che tuttavia e difficile da prevedere. I produttori asiatici ed europei, la cui attivita dipende non poco dalle esportazioni negli Stati Uniti temono che vi possa essere una riduzione della domanda; essi ripongono le loro speranze neII'efficada delle politiche monetarie e fiscali di quel paese che possano contrastare la debolezza congiunturale. Anche il Giappone cerca di usare dalla fase negativa del dclo ma si osserva che in questo paese vi sono anche problemi strutturali a lungo termine che possono costituire un freno all'andamento nel breve andare. Secondo la Wirtschaftsvereinigung Stahlrohre la siderurgia nipponica deve affrontare un riassetto profondo.
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