Effetti della frequenza di mungiturasulla produzione di latte e formaggio

摘要

Una delle fasi più importanti e delicate della produzione di latte è rappresentata dalla mungitura che, tradizionalmente, viene effettuata due volte al giorno (2x) a distanze di 10-14 ore. L'adozione di intervalli temporali differenti (minori di 8 emaggiori di 16 ore) o di altri regimi (1 o 3 e più mungiture al giorno), durante una parte o per l'intera lattazione sembra una soluzione contraddittoria, ma che può trovare riscontro nella realtà aziendale. In quei casi in cui l'obiettivo non sia solamente massimizzare la resa in latte, una sola mungitura può essere un valido sistema di gestione alternativo in grado di offrire benefici sia per il benessere animale (minore stress da calore e rischio di malattie, migliore risposta a deficit energetici post parto e migliori prestazioni riproduttive) sia per l'azienda (maggiore flessibilità della richiesta di forza lavoro, migliore sfruttamento di territori meno vocati, maggior tempo per la cura del pascolo o per altre attività). I moderni modellidi allevamento intensivo prevedono, tra l'altro, l'automazione dei sistemi di mungitura al fine di ridurre l'incidenza di forza lavoro esterna o il carico di attività degli allevatori migliorandone lo standard di vita. I sistemi robotizzati di mungitura, che impongono una profonda revisione della struttura aziendale, differiscono dal processo convenzionale tanto per frequenza giornaliera quanto per intervallo tra le munte. La frequenza di mungitura risulta essere il principale fattore in grado di regolare la produzione quali-quantitativa di latte a patto che l'alimentazione, il benessere, lo stato di salute dell'animale e le condizioni ambientali siano adeguate. Nel complesso, la frequenza e la capacità di adattamento delle lattifere a brevi o prolungati intervalli di mungitura sono aspetti di attuale interesse soprattutto in relazione al loro impatto sulla trasformazione casearia e sullo stato energetico e metabolico dell'animale.