In Cina prosegue il potenziamento della siderurgia

摘要

La siderurgia cinese si conferma al primo posto nel mondo, anche se il divario rispetto agli altri paesi tende, almeno temporaneamente, a ridursi. Nel 2000 la sua produzione di acciaio grezzo e ammontata a 125,8 milioni di tonnellate, con un incremento dell'I,8 percent rispetto ai 123,6 milioni di tonnellate dell'anno precedente, un tasso certo piu modesto del +7,9 percent registrato un anno prima rispetto ai 114,6 milioni di tonnellate prodotti nel 1998. Il ritmo di sviluppo dell'economia di quel paese e tuttavia sempre elevato e il consumo di acciaio e in costante crescita; non solo, ma la presenza di settori mediamente avanzati quali l'automobile e gli elettrodomestici fa si che la domanda si orienti sempre piu verso prodotti siderurgici di maggior sofisticazione, dando la precedenza ai laminati piani rispetto ai lunghi e a certi particolari prodotti, quali la lamiera zincata, o a certe qualita, quali gli acciai speciali e legati, gli inossidabili in testa. Grande attenzione viene quindi data all'apparato produttivo: piu che alla sua espansione all'ammodernamento degli impianti e all'ampliamento della gamma dei prodotti verso i Livelli superiori. Per la verita non mancano anche i problemi di ristrutturazione, dato che, come ancora recentemente rammentava il Meta/ Bultetin, "la Cina e il maggiore produttore di acciaio del mondo, ma il settore annovera alcune delle imprese statali piu inefficienti". In questo senso vi e una netta distinzione fra le acciaierie in base alla loro dimensione: un ente di consulenza occidentale notava recentemente che il 100 percent dei profitti registrati dal settore proveniva dalle 10 maggiori imprese, mentre le piccole e medie sono ancora concentrate su prodotti molto semplici, a scarso valore aggiunto. In questo quadro fa eccezione la Acciaierie di Baosan di Shanghai (detta anche, in breve, Baosteel), il maggior produttore siderurgico cinese, creato verso la fine degli anni settanta con l'apertura al mercato dell'economia cinese, che ora "costituisce una rarita nella siderurgia del paese, una blue chip a partecipazione statale che si e liberata da molte delle pessime abitudini economiche tipiche delle economie a guida centrale". Orientata verso i laminati piani, la Baosteel e al riparo dalle conseguenze della prossima apertura dei mercati in conseguenza dell'adesione alla WTO, che non dovrebbe ridurre di molto le tariffe doganali per questi prodotti.