Il riscaldamento globale della terra è diventato motivo di allarme a partire dagli anni 70, anche se il fenomeno dal punto di vista scientifico era già noto. Fu il fisico britannico John Tyndall il primo che verso la metà del 1800 scoprì quello che oggi viene chiamato "effetto serra" e fu il chimico svedese Svante Arrhenius che nel 1895 previde un aumento del livello della anidride carbonica così da permettere alle generazioni future di "vivere sotto un cielo più caldo". Il primo studio di rilievo sul riscaldamento globale della terra risale al 1979 a cura della National Accademy of Sciences americana. A quel tempo lo sviluppo dei modelli climatici era una scienza ancor giovane e soltanto pochi gruppi avevano esaminato, con una certa accuratezza, gli effetti della immissione di anidride carbonica nell'atmosfera. Da allora le pubblicazioni, libri ed articoli si sono moltiplicati con lo scopo, anche, di attirare l'attenzione del pubblico sul problema.
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