All'inizio di giugno 2013, il Guardian e il Washington Post hanno pubblicato quattro immagini tratte da una presentazione a uso interno del programma segreto di sorveglianza elettronica della United States National Security Agency che porta il nome in codice di Prism. Il metodo adottato dal programma prevede l'uso d'informazioni fornite volontariamente da utenti dei social network e di piattaforme di comunicazione online per estrapolare, attraverso algoritmi, eventuali profili di dissenso. I documenti, resi pubblici dall'informatore Edward Snowden, hanno dato chiare prove del grado in cui la nostra vita digitale sia accessibile e analizzabile da istituzioni che agiscono sotto la copertura della sicurezza pur restando totalmente sconosciute al pubblico. Pochi giorni prima, Microsoft (la prima società ad allinearsi a Prism nel 2007) aveva presentato al pubblico la sua più recente console di gioco: la Xbox One, in grado di rispondere a comandi vocali e gestuali, unico modo di attivare molte delle funzioni fondamentali.
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