Servendosi del software SketchUP, utilizzato in architettura per la modellazione 3D, Avery Singer (americana, laureata alla Cooper Union) costruisce composizioni spaziali complesse, dense di figure e oggetti astratti, che sovvertono le nostre aspettative visuali. Ospite della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino (12.2-12.4.2015) alla prima personale, intitolata "Avery Singer. Pictures Punish Words" e curata da Beatrix Ruf, l'artista americana ha realizzato un ciclo di opere ad hoc. Ci mostra rituali e schemi sociali, e ci fa conoscere gli stereotipi legati ad alcune figure-tipo del suo mondo: l'artista, il curatore, il collezionista e il critico. Il ricordo fantasioso del suo primo viaggio in Svizzera è lo spunto, per esempio, dell'opera Heidiland (sotto), nella quale Singer ha fatto confluire le sue impressioni sulle montagne, sui diversi dialetti e perfino la leggendaria Street Parade di Zurigo, catapultando il personaggio di Heidi, creata da Johanna Spyri nel 1880, nel presente nei panni di una raver svizzera.
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