A differenza di tutte le altre arti, il fare architettonico esprime solo e "precisamente stati d'animo e intenzioni collettive": per questo motivo, a partire dal carattere che più gli appartiene e gli è proprio - di essere, appunto, un fatto eminentemente collettivo - abbiamo ritenuto necessario che questo particolare fare dell'uomo dovesse realizzarsi soprattutto come espressione finale di una compiuta teoria del progetto. Abbiamo posto quindi il problema della costruzione di un sistema teorico adeguato, conformato il più possibile al nostro tempo, al tempo che viviamo, e a esso indissolubilmente legato, per sostenere a pieno il mestiere dell'architetto oggi.
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