Nel cuore della Valle d'ltria, in quel territorio al centro della Puglia connotato da distese di ulivi disseminati su terra rossa e borghi di tipici trulli, un rispettoso lavoro di ristrutturazione ha trasformato un insediamento rurale del ⅩⅧ secolo in una struttura ricettiva contemporanea. Floriana Errico, il cui studio negli ultimi anni si è specializzato in questo genere di interventi su questo stesso territorio, ha operato sulla masseria principale di Borgo Aratico, all'interno di una proprietà di 15 ettari costellata da una quindicina di trulli e un fienile con una suggestiva struttura con tetto spiovente in pietra, nella quale ha ricavato due unità abitative comunicanti che, quando serve, possono fondersi in un'unica grande residenza. Gli stilemi dell'architettura tradizionale di questi insediamenti sono stati rispettati, intatti i materiali e le tecniche costruttive, anche nell'area cortiliva esterna, con i muretti a secco, affidati ai maestri trullari locali, che delimitano la proprietà definendone le diverse zone. Il progetto affonda completamente nel territorio: tutti i materiali di restauro sono autoctoni, gran parte degli arredi sono stati realizzati da maestranze locali su disegno dell'architetto, mentre tra gli oggetti e i mobili di famiglia è stato mantenuto ciò che poteva essere riutilizzato, come cassapanche e credenze, recuperate grazie al lavoro dell'azienda Dimore. Gli arredi outdoor sono di Nardi, tutti firmati da Raffaello Galiotto: le sedute imbottite modulari Komodo, il tavolo allungabile Rio, le sedute Net, lettini prendisole Atlantico e tavolini Pop. All'interno delle rinnovate sale da bagno di Borgo Aratico si inseriscono le due collezioni di Ceramica Cielo: I Catini, disegnata dagli art director Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano, la reinterpretazione in chiave contemporanea uno degli oggetti icona dell'arredobagno del primo Novecento; e la collezione Shui di Paolo D'Arrigo, dalle forme essenziali e senza tempo.
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