I suoi oggetti non sono mai forzati nelle forme e hanno un grande valore tecnico. La pulizia strutturale è portata all'estremo, tanto che si perde la distinzione tra gli elementi funzionali e quelli formali. "L'aspetto estetico e quello tecnico sono vincolati dal materiale", spiega Giuseppe Bavuso. "Quello che cerco di fare è sfruttare al meglio le potenzialità dei materiali usandoli nel modo più naturale e semplice possibile". Quest'attenzione al linguaggio dei materiali deriva probabilmente dalle prime esperienze professionali mosse nel mondo dell' automotive. Lui stesso racconta: "Guardare ad altri settori mi ha permesso di portare nella sfera domestica soluzioni tecniche innovative". Nei progetti concepiti per Rimadesio, di cui è direttore artistico, è evidente questo tipo di sensibilità. Per l'azienda brianzola, 28 anni fa ha disegnato la prima porta di vetro e alluminio, materiali allora estranei al mondo dell'arredo. "I mobili si facevano in legno", racconta il progettista, "ma in quegli anni abbiamo iniziato a usare materiali provenienti dal settore della grande industria e li abbiamo portati nel mondo del design". Da allora, vetro e alluminio sono protagonisti delle collezioni di Rimadesio per la casa, come nel sistema di porte scorrevoli Velaria dove il profilo strutturale in alluminio di minimo spessore è funzionale a valorizzare le qualità estetiche esclusive del vetro. L'alluminio è un materiale resistente, facile da lavorare e recuperabile a fine vita. Leggero e difficilmente ossidabile, soffre pochissimo gli agenti atmosferici. Per queste sue caratteristiche, è stato immediato per Bavuso traslarlo nel campo della serramentistica ed esprimersi in continuità con questa visione. Parallelamente al progetto per Rimadesio, sta portando avanti un percorso simile nel mondo degli infissi. Per Erco, di cui oggi segue la direzione artistica, ha saputo integrare un elemento architettonico, come la finestra, all'interno del progetto d'interni declinandolo come un vero e proprio oggetto di design.
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